"NURAXIA"
Pratiche di Teatro nei Nuraghi
Nuraghe Arrubiu - Orroli
"NURAXIA" Pratiche di Teatro nei Nuraghi.
Nella cornice TEATRI DI PACE, l’Associazione Culturale Ananché presenta: NURAXIA 2009 Pratiche di Teatro nei Nuraghi, regia Grazia Dentoni, montaggio Monica Dovarch. Nel film che narra della fantascientifica avventura di sette artisti selezionati da tutto il mondo chiamati a lavorare nel Nuraghe Arrubiu di Orroli, arte e scienza si incontrano legate dal filo rosso de "I racconti della Nuragheologia" di Raimondo De Muro.
"NURAXIA" Di Grazia Dentoni e Manuela Uccheddu
Ispirato a “I racconti della Nuragheologia“ di Raimondo De Muro
Evocazioni mnemoniche d’identità…
Il nostro percorso inizia cinque anni fa con lo studio dei testi “ i racconti della nuragheologia” di Raimondo de Muro. I testi raccontano le vicende e i personaggi di un antica comunità ademprivile, comunità che faceva risalire le sue norme di vita al periodo nuragico, a “ sa nuraxia”. Il contenuto narrativo, insieme alle intricate vicende di alto spessore drammaturgico, ci tramanda anche tutta una serie di usi e costumi (dicius, feste, canti) ben lontani dal folklore. La lettura ci rimanda a particolari sentimenti dell’uomo verso la vita di straordinaria attualità e universalità, “ educare l’uomo ad essere uomo ”… Abbiamo cominciato a praticare l’Andimironnai, canto ancestrale, e a ripercorrerne le tracce storiche. Successivamente questo canto è stato condiviso col pubblico, (“Sinnus” 2005, “N.a.t.o. in casa” 2006, “Danza in genere” 2008, “Rimbalzi 1” 2008, “il filo del discorso” Barumini 2008) . Il percorso prosegue attraverso : interviste ai vecchi e ai giovani, condivisione dell’Andimironnai in situazioni pubbliche e non, sperimentazioni e confronti con altri artisti e studiosi locali. Abbiamo ripercorso i passi di Demuro per le strade di Siurgus Donigala e incontrato e intervistato le persone che nel paese lo avevano conosciuto. Grande la generosità degli abitanti di Siurgus e di Donigala che ci hanno incantate coi loro “contus antigos”. Decidiamo di raccontarla “sa nuraxia”,oralmente, come si faceva un tempo… Aggiungere a queste narrazioni la narrazione del nostro viaggio sulle tracce della Nuraxia, forse anche cantarla… E’ avvenuto a Donigala, l’incontro col maestro Felice Cassinelli, che ha trovato interessante la nostra proposta di traduzione del canto a tenores per voci femminili. Cassinelli mette a disposizione del progetto la corale di Donigala. Crediamo nel corpo come immediato tramite narrativo, così che abbiamo tracciato un training fisico che ripercorre i primi 12 mesi di vita degli esseri umani, mesi in cui il nostro corpo impara quasi tutto ciò che usualmente il corpo di un essere umano conosce: Posizioni orizzontali, percezione dello spazio, del tempo, posizione verticale, camminate, corse, salti … Un sentiero che riconduca a sé stessi, al passato e al presente. Un passo indietro e un passo avanti, un “anda e torra” come nel ballo sardo e nell’Andimironnai. Partecipiamo nel 2008 al premio istituito dalla Provincia di Cagliari per la scrittura di un atto unico teatrale sulla società e civiltà nuragica, con l’opera intitolata Andimironnai, vince l’edizione del libretto teatrale che verrà distribuito in tutta la provincia. La scelta di “abitare” il nuraghe è dovuta alla straordinaria possibilità di ambientare “Andimironnai”, l’atto unico teatrale scritto da Grazia Dentoni e Manuela Uccheddu, esattamente nell’ambientazione in cui si svolge l’azione scenica. Crediamo fortemente che sia anche l’enorme possibilità di vivere una straordinaria esperienza di connessione tra il mondo antico e quello moderno. Tra i vari strati del sé e dell’altro da sé. Il sogno che sembra ora trasformarsi in realtà era di poter praticare questi canti , queste narrazioni (esercizi di memoria), e queste azioni fisiche all’interno della costruzione nuragica definita nei racconti di De Muro, la più possente, la più autorevole: il Nuraghe Arrubiu.“Tu speri che ti cadano le catene che porti nascoste dentro e ti si accendano le lampade spente da sè senza alcuna volontà da parte tua? Dì tu se sei un uomo, creatura viva dell' universo, dì tu cosa vuoi fare? Cosa voglio fare ? Una e basta voglio fare, da me. Nell'universo dove sono, dove sia, voglio fare da me! Voglio essere vomere che ara in terre d'odio per farci crescere amore, voglio essere radice di pianta secolare per farci passare nel tuo tronco vuoto, fiumi di onde di godimento.”
Raimondo De Muro - I racconti della Nuraghelogia
Dieci giorni nell’estate 2009 dentro al “Gigante Rosso” Dieci giornate ad Orroli (Cagliari) sull’altopiano di Pran’ e Muru, dentro il nuraghe Arrubiu. Da “i racconti de sa Nuraxia” di Raimondo De Muro, al canto sardo Andimirronnai, alla scrittura scenica. Abbiamo articolato un percorso di laboratorio teatrale da svilupparsi in 10 giornate di lavoro all’interno del nuraghe sopraccitato. - Si aprirà una selezione rivolta ad attori o persone avvezze a tali percorsi di ricerca. I partecipanti saranno selezionati per curriculum e colloquio. Il progetto sarà strutturato in modo da permettere momenti di riflessione teorico pratici provenienti da diverse discipline, sulla cultura nuragica a trecento sessanta gradi, cercando soprattutto di attualizzarne aspetti e contenuti. Saranno invitati artisti e studiosi che si occuperanno di fare interventi mirati e vari: - Le narrazioni dei racconti della Nuragheologia - Gli interventi pratico teorici (conferenze) nel campo dell’astronomia, della fisica, della geologia, della archeologia, dell’antropologia, della medicina naturale, della filosofia. L’integrazione delle sapienze ci condurrà verso una visone circolare del pensiero, propria della cultura nuragica. Il programma di laboratorio teatrale: fisico, vocale, narrativo, coreografico, improvvisativo, visivo, sarà ispirato da questi interventi che costituiranno parte integrante del percorso. - Il laboratorio e le escursioni saranno riservati ai dieci artisti partecipanti al laboratorio - saranno aperte al pubblico con cadenza giornaliera le conferenze e le narrazioni dei “racconti della nuragheologia” di Raimondo De Muro. - Un “filosofo caronte” : Enrico Euli, (ricercatore dell’Università di CA) e Mario Mereu (scrittore), faranno rispettivamente da relatore e testimone al percorso “Nuraxia” cui seguirà una pubblicazione. La notte dell’ultima giornata di laboratorio che dovrà cadere di luna piena sarà aperta al pubblico che potrà assistere alla performance “Nuraxia“ tratto da Andimironnai interpretato dagli artisti partecipanti al laboratorio, a cura di Manuela Uccheddu e Grazia Dentoni.
I laboratori (solo per i 7 artisti selezionati): osservare, inventare, interpretare Lo spazio: Manuela Uccheddu. (10 giornate) - Osservazione dell’architettura - Funzione dello spazio nella drammaturgia teatrale tra scenografia e architettura - Lo spazio e la memoria - Creazione di storie e racconti a partire dallo spazio che le ospita - Ambientazione di Andimironnai nel villaggio nuragico Il corpo, la voce la scrittura scenica : Grazia Dentoni (10 giornate) - Pratica della partitura fisica dell’evoluzione - Il corpo come custode della voce - Il corpo come “casa “ dell’anima - La relazione tra i corpi - Scrittura scenica – coreografica per Andimironnai Il suono/ il canto : Maestro Felice Cassinelli (10 giornate) - I suoni nello spazio e nel tempo - La qualità del suono - Il suono arcaico e il suono moderno - Il silenzio - La voce individuale e la voce collettiva La luce: (3 giornate) - L’alba, il giorno e la notte - Il bagno di luce sulla superficie liscia, ruvida, sul basalto - L’ombra - La velocità della luce Per l’elaborazione dei laboratori sulla luce e il suono stiamo contattando Loic Françoi, Hamelin, Basilio Scalas, Cristian Perisi e Felice Cassinelli.
Contatti e iscrizioni: Grazia Dentoni
Le conferenze: “L'universo comincia a sembrare più simile ad un grande pensiero che non a una grande macchina.” James Jeans (astronomo e fisico). “Il filo conduttore” a cura di Enrico Euli e Bruno Tognolini Archeologia: - storia dell’archeologia - gli oggetti e la memoria - il Nuraghe Arrubiu (studi e scoperte) - Archeologia nuragica. Il pensiero circolare Architettura: - Storia dell’architettura. L’architettura nuragica e il nuraghe arrubiu - Il senso dell’architettura nelle civiltà (bibliografia: Louis Munford) - L’architettura circolare Antropologia: - L’antropologia nello studio della civiltà nuragica - La tessitura e il lavoro manuale - L’evoluzione dell’uomo Fisica: - le onde elettromagnetiche, - il fenomeno della levitazione, - i giri della terra – il girare su sé stessi, - periodo dell’infinito, il frattale, la fisica quantistica, l’oltre Medicina: - la medicina naturale - la medicina nuragica: ipotesi - erbe e fiori mediterranei nella guarigione - l’antroposofia, l’omeopatia (la memoria dell’acqua e “l’anima della materia”) Astronomia: - la mappa del cielo: le costellazioni, le stelle , la costellazione del dragone tra presente, passato, futuro - l’archeoastronomia: I nuraghi e le costellazioni, i nuragici e il cielo (la scansione del tempo e le feste del cielo in epoca nuragica.) - Gli spostamenti dell’asse terrestre. I movimenti della terra, del sole e degli altri pianeti, i quasar. - L’astronomia e la matematica, l’astrologia. Geologia: - La geologia, il movimento della terra e l’uomo - le pietre e il suolo del luogo. Il granito, l’ossidiana, il basalto, il quarzo - disposizione dei nuraghi in relazione all’elettromagnetismo terrestre Per le conferenze stiamo contattando: Danilo Scintu, Giancarlo Cimino, Bachisio Bandinu, Placido Cherchi, Carlo Maxia e Edoardo Proverbio, Danilo Scintu, Marcello Polastri.
Le narrazioni de “i racconti della Nuraghelogia” A cura di: Primo volume: Is sozzus de sa adempriviu. Secondo volume: Y donus Terzo volume : Y sabius Quarto volume: Y zegus Quinto volume: Y foresus Sesto volume : Y brebus de vida de sa Nuraxia Per i racconti della nuragheologia (aperti al pubblico) stiamo contattando: cada die teatro, teatro di Sardegna Clara Farina, Clara Murtas, Giampaolo Loddo, Bettina Pitzurra . Le giornate di lavoro saranno cadenzate con il seguente ritmo, che potrà subire variazioni … 1° giornata Ore 6,30 escursione Pran’e muru e colazione al sacco, raccolta erbe e fiori Ore 8.30 Laboratorio tintura lana e tessitura Ore10.30 laboratorio corpo, voce, composizione Ore 13,00 pranzo Ore 15.30 conferenza aperta al pubblico Ore 18.30 laboratorio luce, suono/spazio Ore 19.30 improvvisazione e composizione scenica Ore 21.30 cena Ore 22.30 I racconti della nuragheologia aperto al pubblico
“Perché io appartenevo alla stirpe sarda e la stirpe sarda a differenza di tutte le altre stirpi umane, col nuraghe, si era costituita in una società Matrilineare, una società imperniata sul ruolo della donna. Perché la donna non e’ prevaricatrice, in questa società ci si autogoverna e non esiste potere esecutivo, quindi non esiste potere.”
Raimondo De Muro - I racconti della Nuragheologia
Questo passo de I racconti della Nuragheologia di Raimondo de Muro vuole essere l’anello chiave del progetto teatrale di Matrilineare, dove la matrilinearità è il passaggio di conoscenza legato alla linea materna, dalla più profonda spiritualità al nutrimento. Un passaggio di competenze naturali legate al nostro essere umani su questa terra. In questo percorso, legato alla teatralità, la quale sarà il linguaggio artistico predominante, si indagherà l’archetipo della dea madre attraverso la narrazione poetica del proprio esistere attraverso tecniche quali il racconto orale, la lettura, la poesia, la scrittura, il canto, la danza, l’improvvisazione, in un percorso di sviluppo delle nostre capacità creative.
INCONTRI E DATE
Per info ed iscrizioni Grazia Dentoni infoananche@gmail.com